BUONA PARTENZA PER "CINEMA IN FESTA"
19/09/2022
Domenica 18, primo giorno di Cinema in Festa, si sono registrate 284.930 presenze rispetto alle 99.370 della settimana precedente (+187%) e alle 191.870 del 2021 (+49%). Inoltre, il mercato italiano ieri ha avuto +4% di spettatori rispetto alla Francia, evento più unico che raro.
“È un segnale inequivocabile dell’interesse del pubblico in una fase così delicata, per il nostro settore come per l’economia in generale”, commenta Mario Lorini, Presidente ANEC. “I numeri della promozione, attuata da ANICA e ANEC assieme al Ministero della Cultura, evidenziano una significativa inversione di tendenza. Molti associati hanno sottolineato che si è visto in sala un pubblico diverso, che non era ancora tornato dopo la pandemia. La comunicazione evidentemente ha funzionato, elemento non banale in campagne promozionali del genere. È stato compreso il senso di un’iniziativa che intende celebrare e rilanciare l’esperienza cinematografica, la prima di una serie di attività future per ricreare il forte legame con il pubblico. Va poi ringraziata la stragrande maggioranza dell’esercizio, che ha aderito dando un segnale di fiducia alle attività di sostegno che, assieme a tutta la filiera, stiamo mettendo in campo per superare le criticità del momento.
È solo il primo giorno”, prosegue Lorini. “Al termine delle 5 giornate faremo un bilancio complessivo, che auspichiamo ancor più positivo; mi preme sottolineare tuttavia che questa non è una normale Festa del Cinema, di quelle che si svolgono in una situazione di mercato senza scossoni, ma un evento (celebrato anche in tanti altri mercati europei in questi giorni) che sottolinea l’attenzione del pubblico per la sala; non certo per svilire, come taluno ha dichiarato, il valore della
esperienza cinematografica, ma per accompagnare il pubblico alla scoperta dei titoli di grande valore che, dalla Mostra di Venezia in poi, stanno per essere distribuiti. Siamo circondati da eventi tragici - dalla pandemia alla guerra all’impennata dei costi energetici fino al disastro delle Marche: è nelle difficoltà che occorre rilanciare il consumo di cinema e riportare l’attenzione degli spettatori sulle emozioni che solo il grande schermo sa dare, in un contesto di socialità di cui c’è più bisogno che mai”.