FRANCIA, MOBILITAZIONE PER RIAPRIRE I CINEMA
03/03/2021
Promossa dalla Société des Réalisateurs de Film (SRF), la lettera pubblicata su Le Monde include tra i firmatari i registi Jacques Audiard, Guillaume Canet, Claire Denis, Emmanuel Mouret; gli attori Chiara Mastroianni, Marion Cotillard, Pierre Niney.
Si afferma che la perdurante chiusura dei cinema come misura di contrasto anti-Covid-19 non ha senso come precauzione in quanto molti comitati scientifici hanno stabilito che cinema e teatri non pongono rischi di infezione.
“Oggi possiamo fare la fila per comprare un paio di scarpe, un gelato, nei supermercati o per prendere un treno affollato ma non possiamo andare al cinema, anche se nei luoghi di spettacolo sono adottati i più rigorosi e affidabili protocolli di igiene, sin dal primo giorno di lockdown”, si afferma nella lettera.
I 2.046 cinema di Francia, con 5.193 schermi, sono stati nuovamente chiusi alla fine di ottobre. Nonostante il progetto di riapertura per metà dicembre, il superamento della soglia di 5.000 nuovi casi giornalieri, stabilita dal governo, all'ultimo momento ha fatto saltare la ripresa delle attività.
Nella lettera si invita il presidente a considerare l'attuale incubo vissuto dall'industria del cinema e dai suoi dipendenti: "Non si tratta solo di un 2020 estremamente difficile, ma di qualcosa le cui conseguenze si faranno sentire per i prossimi due o tre anni”.
La lettera giunge in un momento di grande inquietitudine da ogni parte del settore culturale, per la perdurante chiusura di cinema, teatri e musei e per l'assenza di dialogo con la ministra della Cultura, senza possibilità di definire una possibile data di riapertura.
In Francia, i nuovi casi giornalieri sono circa 20.000 in media sin da dicembre, e ci sono attualmente focolai nel Nord del paese (a Parigi e nella regione Ile-de-France) e anche nel Sud, dove sono state imposte nuove restrizioni come i locdown nel fine settimana e il coprifuoco. Anche il programma di vaccinazioni è oggetto di polemiche per la sua lenta evoluzione.
Il Primo ministro Jean Castex ha annunciato una conferenza stampa il 4 aprile sulle restrizioni a livello locale ma anche sulla possibilità di un lento ritorno alla normalità a partire dalla fine di aprile.