APPELLO NATO AL CONGRESSO USA: MISURE DI SOSTEGNO PER EVITARE IL PEGGIO
23/03/2020
Potrebbero essere spente le luci dei cinema se il Congresso non approverà la legge di sostegno per il Coronavirus, da trilioni di dollari. È il messaggio forte lanciato da John Fithian, presidente della NATO (l’associazione degli esercenti del Nord America): “La situazione è spaventosa”, ha detto a Variety. “Nel giro di una notte siamo passati da un’industria che fa 15 miliardi di dollari l’anno (11 di biglietti venduti e 4 di concession) a una che non incasserà un penny per tre o quattro mesi”. L’auspicio è che la versione finale della legge includerà prestiti garantiti a livello federale, un maggiore sostegno alla disoccupazione e assistenza diretta ai 150mila dipendenti che sono stati licenziati o posti in congedo. Il presidente NATO aggiunge che le sale fanno fatica a restare solventi senza alcun introito: anche senza dipendenti, devono pagare l’affitto e le utenze e, senza aiuti governativi, rischiano la bancarotta. Le banche sono restie ad estendere linee di credito ai cinema nell’incertezza sulla durata del’emergenza.
È uno scenario tetro che coinvolge tanto i principali circuiti quanto gli indipendenti e le sale a gestione familiare, ma al quale potrebbe porre rimedio il governo federale se accetta di garantire i prestiti di cui le sale hanno bisogno. Un’altra richiesta al legislatore è quella di rendere più prontamente disponibili i piccoli prestiti alle imprese di esercizio minore e agli indipendenti: “i prestiti garantiti mantengono vive le imprese, così da render loro possibile riassumere i dipendenti quando il virus sarà passato”. Fithian si dichiara ottimista sui lavori in corso al Congresso, anche sotto il profilo bipartisan: “A differenza degli ultimi anni, la condivisione dei temi è un evento storico e sono fiducioso che in tal modo larghe fasce dell’economia americana potranno essere salvate”.
La NATO sta inoltre persuadendo le Major a impegnarsi a distribuire i prossimi film su grande schermo: film come Black widow e Mulan della Disney, Minions della Universal e A quiet place 2 della Paramount sono stati rinviati; solo la Universal ha deciso con Trolls world tour di rinunciare all’uscita in sala per un debutto on demand. “Abbiamo bisogno che i loro film siano distribuiti nelle sale più avanti”, conferma Fithian, “per avere un prodotto forte al momento della riapertura. È scioccante l’evoluzione del fenomeno: poche settimane fa ci chiedevamo se confermare o meno il CinemaCon di Las Vegas, adesso la domanda è se ci sarà un’industria del cinema quando il virus sarà sconfitto”. (Variety)