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CONSIGLIO DI STATO: AGCOM PUO' INIBIRE I SITI PIRATA

17/07/2019

L’AgCom può continuare a chiedere agli operatori internet di bloccare l'accesso a siti o contenuti che violano il copyright. Ma non può più applicare sanzioni agli operatori che rifiutano di farlo. È l'effetto di una sentenza del Consiglio di Stato, appena pubblicata, sulla Delibera Copyright di Agcom del 2013. La stessa che secondo alcune associazioni per i diritti di internet e dei consumatori era una minaccia alla libertà della rete, perché permetteva di bloccare l'accesso al materiale pirata senza bisogno di passare da un giudice. La sentenza giunge alla vigilia dell'addio della consiliatura AgCom (le nuove nomine sono attese per fine luglio, il nuovo consiglio si insedierà a settembre).

Secondo il Consiglio di Stato, la previsione di sanzioni non è sorretta da una norma primaria e per questo non è legittima. Mentre “è legittimo che, attraverso il regolamento, l'Autorità possa adottare misure strettamente amministrative volte a prevenire o inibire dette condotte”. Dunque AgCom ha il potere di tutela del diritto d'autore sul web ma, non essendoci sanzioni amministrative legate all'inottemperanza agli ordini e alle diffide dell'Autorità, non è possibile sanzionare sulla base delle norme generali chi, provider o sito internet, decida di non adempiere all'ordine di inibizione.

Dal punto di vista opposto, è un successo per AgCom vedersi riconosciuto il diritto, in via definitiva, di intervenire a tutela del copyright ordinando agli operatori di collaborare. Era il punto finora contestato da molte associazioni. Gli operatori che decidano di disubbidire all'ordine, anche se non rischiano più sanzioni immediate, si espongono al rischio di pagare i danni a un detentore di diritto d'autore a seguito di causa civile, dove la parte lesa può sempre far valere l'ordine di AgCom non ottemperato dall'operatore.       https://www.ilsole24ore.com/art/copyright-agcom-puo-chiedere-blocco-violazioni-ma-senza-sanzioni-ACH47CZ