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INDAGINE IPSOS PER FAPAV: PIRATERIA IN CALO

12/07/2018

Pirateria italiana leggermente in calo ma i danni continuano a essere ingenti, 1 miliardo per l’economia italiana con quasi 6mila posti di lavoro a rischio e un’incidenza sul PIL pari a 369 M€ (-14% rispetto al 2016). Quantificabile in 617 M€ il danno per l’industria. È quanto emerge  dal report presentato a Roma da Fapav e realizzato da Ipsos, secondo cui il fenomeno registra nel 2017 una contrazione del 2% rispetto al 2016. Meno propensi a piratare gli under 15, un dato che fa ben sperare in uno scenario che comunque vede il 37% della popolazione italiana (il 70% degli utenti Internet) impegnata a vedere film e serie illegalmente almeno una volta l’anno. Non va abbassata la guardia, commenta Federico Bagnoli Rossi, Segretario generale Fapav, secondo il quale la leggera contrazione va attribuita “da una parte al rafforzamento dell’attività di enforcement e di sensibilizzazione del consumatore, dall’altra alla crescita dell’offerta legale. Ma dobbiamo proseguire con le attività educational”.

“Il contrasto alla pirateria è un processo graduale”, ha detto Nando Pagnoncelli, Presidente Ipsos. Prevede tempi lunghi, soprattutto per affermare non solo la consapevolezza dell’illegalità ma soprattutto dei danni economici e sociali ad essa connessi. Gli sforzi per arginare il fenomeno sono concentrati oltre che su una “continua e mirata attività di enforcement, su campagne di comunicazione finalizzate a sensibilizzare lo spettatore “in primis sul valore dell’opera audiovisiva (lavoro collettivo che coinvolge oltre 180mila professionisti in Italia) e in secondo luogo sulla promozione dell’offerta legale di contenuti”.

Il film è ancora il contenuto più piratato dagli Italiani, lo guarda l’81% del totale dei pirati, seguito dalle serie e dai programmi televisivi. Lo streaming è la forma di pirateria più diffusa (26%) ma cresce di 5 punti percentuali l’incidenza del download (22%), soprattutto su film e programmi. Tra i pirati c’è una maggior concentrazione di soggetti con istruzione medio alta, lavoratori autonomi e liberi professionisti: sono a conoscenza che la pirateria è un reato, e sanno come trovare illegalmente sul web i vari contenuti. Tra i giovanissimi la pirateria è in calo del 7%. Tra gli under 15, il 44% ha praticato almeno una forma di pirateria nel 2017, quasi tutti (93%) almeno una di tipo digitale, con un’altissima preferenza per i film (90%).