40 edizioni di Giornate Professionali
29/11/2017
La 40a edizione delle Giornate Professionali è una ricorrenza importante, che verrà festeggiata a Sorrento la sera di mercoledì 29, all’Hilton Sorrento Palace, dopo la consegna dei Biglietti d’oro. Ma, come molti sanno, le Giornate non sono nate 40 anni fa, anche se i dettagli si perdono nei ricordi dei più anziani. Allora, cerchiamo di fare un minimo di chiarezza storica. Per le prime annate, ci ha dato un aiuto decisivo la memoria storica – e il personale archivio – di Felice Ambrosino, per tanti anni a capo dell’Ufficio Cinema AGIS. Grazie a lui – e al ricordo di Giovanni Lippi (oggi nell’ufficio di presidenza AGIS, che ha rievocato quegli anni dando il via lunedì 27 alle Giornate 2017 a Sorrento) abbiamo trovato il primo programma delle Giornate Professionali di Cinema che si svolsero a Roma dal 3 al 5 luglio 1979: quindi, 38 anni fa, per iniziativa del segretario generale AGIS Franco Bruno (poi presidente dell’associazione dello spettacolo), con la forte spinta di un grande distributore come Mario Pesucci (Cic, poi diventata Uip).
Ma come mai questa “sfasatura” di due anni, tra la prima edizione di 38 anni fa e la 40aedizione di oggi? Semplicemente, nei primi anni si svolsero in un paio di occasioni due eventi all’anno, anche se era sempre “unico” l’evento principale. Mentre nella seconda edizione annuale ci furono approfondimenti professionali differenti, come – ricorda Ambrosino – un viaggio organizzato dall'AGIS per gli esercenti, per visionare in Francia un "nuovo" metodo di proiezione (che poi non sfondò). Dalla metà degli anni 80 però l’appuntamento “numerato” fu solo quello classico. Mentre fu alla fine degli anni 90 che si introdusse – ma senza far numerazione – l’appuntamento parallelo degli Screenings d’autunno (perché le Giornate Professionali erano estive) che duravano uno o due giorni: alle Giornate si potevano presentare i materiali dei listini al massimo di un semestre. E l’altra parte dell’anno, senza presentazioni, rimaneva scoperta.
Ma torniamo alle prima edizione. È molto interessante leggere un documento AGIS-ANICA che spiegava perché si decise di creare questa manifestazione. Manco a dirlo, la molla principale era rispondere a un periodo di crisi. «La congiuntura in atto presenta aspetti gravi e preoccupanti. Il calo di incassi e di frequenze, vistosamente in atto da aprile, ha ovviamente risentito dell’inizio dell’estate». Ogni commento sull’attualità di queste parole è superfluo…
Si parlava poi di carenze legislative e di «accentuata concorrenza televisiva», di pessimismo, di paura generalizzata che dalla crisi fosse impossibile uscire: «Pare diffusa, anche nell’ambito professionale, la convinzione che la gente stia perdendo l’abitudine di andare al cinema, in quanto il cinema ce l’ha gratis in casa». Aggiungiamo alle tv la pirateria on line e il quadro diventa molto simile a quello di oggi… Ma è interessante la risposta delle due associazioni: «Piangere sui borderò non serve: le crisi bisogna cercare di gestirle, anziché subirle, passivamente o fatalisticamente». E quindi, per discutere, confrontarsi, per capire le rispettive strategie e anche per vedere il prodotto dei mesi futuri si decise di promuovere un appuntamento riservato agli “operatori economici” (produttori, distributori, esercenti, industrie tecniche), anche «per ridare realistiche proporzioni alle prospettive di tenuta o di ripresa del mercato».
Già dal primo programma provvisorio, c’erano presentazioni “verbali” (non ancora i trailer) e alcune anteprime importanti della stagione futura, incontri, che si dividevano tra le sedi dell’Agis e dell’Anica; ma anche visite sui set, a Cinecittà e in altri stabilimenti. E c’era già la consegna dei Biglietti d’oro da parte dell’ANEC «ai film italiani e stranieri di maggior successo nella stagione 1978-79». Già tre anni dopo, nel 1982, per la quinta edizione sempre a Roma in AGIS e ANICA, pur mantenendo i tre giorni il programma si arricchì di una conferenza stampa per illustrare iniziative dell’esercizio «per la promozione del cinema di qualità» (era da poco nata la FICE) e una di bilancio sui dati stagionali, convegni su esperienze sul territorio, e poi ancora anteprime, presentazioni delle distribuzioni e visite sul set.
Quanto alle sedi, se Roma era quella prescelta nelle prime edizioni per facilità organizzativa (e le presenze degli esercenti, da tutta Italia, furono da subito numerosissime), qualche anno dopo si iniziò a prediligere una sede esterna (tra queste Fiuggi, Chianciano, Firenze, Genova) che permettesse di stare lontano da Roma per alcuni giorni, facilitando gli incontri tra operatori, anche in un clima disteso e favorito dalla tranquillità o bellezza dei luoghi. Con alcuni ritorni a Roma (vent’anni fa, nel 1997, ci fu una bella edizione al Teatro Sistina), dove comunque si svolgevano gli Screenings autunnali. Con l’inserimento del MAGIS, la fiera delle aziende che propongono prodotti e servizi per le sale nata come appuntamento autonomo e poi entrato nell’offerta delle Giornate. E poi con alcune uscite esterne per l’evento “minore” (a Ostia, a Taormina), peraltro ormai di alcuni giorni, mentre le Giornate Professionali trovarono a Sorrento la loro sede stabile grazie alla comodità e alle strutture garantite dall’Hilton Sorrento Palace. Prima d’estate e poi d’inverno: nel 2002 la 25a edizione, la prima invernale, si svolse come quest’anno dal 27 al 30 novembre. Anche se ci fu ancora un’edizione estiva passata alla storia: quella del 2006, con l’indimenticabile proiezione di Germania-Italia dei Mondiali di Calcio in Sala Sirene… Infine, in quegli anni, avvenne l’inserimento delle convention per permettere illustrazioni più precise e “dedicate” a ogni singola azienda sul modello del Cinema Expo di Amsterdam (che oggi ha lasciato spazio al CineEurope organizzato da UNIC a Barcellona). Per stare al passo con le esigenze delle aziende e degli esercenti. Inoltre, in tutti questi “quasi” quarant’anni hanno partecipato schiere di registi e attori, celebri o emergenti, per ricevere premi o per presentare i propri film in lavorazione.
Chiudiamo tornando ancora al 1979, a quella prima edizione. Così si concludeva il già citato documento AGIS-ANICA: «È tempo d’incontri, più che di scontri, di confronti costruttivi e di apporti collaborativi, all’interno delle categorie economiche, che hanno più interessi in comune che in contrasto». Con queste finalità nacquero dunque le Giornate Professionali di Cinema, «con fiducia nella vitalità del cinema e nella vitalità della professione». Non si può che ringraziare chi le inventò, 40 edizioni fa… E fare tesoro del loro esempio.
Antonio Autieri