Mercoledì a 2 euro: dati e riflessioni
10/02/2017
In un comunicato di ieri, il Ministro Franceschini saluta il successo del Cinema2Day dell’8 febbraio: 1.034.018 presenze nel campione Cinetel. Segue il riepilogo dei sei mercoledì a prezzo ridottissimo, con il rinnovo dell’appello alle Associazioni di categoria per prorogare l’iniziativa di altri sei mesi, definendola una “imperdibile esperienza” con una media di un milione di spettatori, “tra quelle con le maggiori presenze e i migliori incassi di tutto l’anno, con performance superiori, in almeno tre occasioni, persino al giorno di Natale”. Franceschini ricorda “la grande mobilitazione, le petizioni online e le migliaia di email” che dimostrano di essere “sulla strada giusta verso l’obiettivo ambizioso di riportare il Cinema tra le buone abitudini del cittadini”.
Sulla richiesta del rinnovo si è interrogata l’ANEC nel Consiglio generale dell’8 febbraio, in attesa di un confronto richiesto per la prossima settimana alla Sezione Distributori dell’ANICA. Al centro del dibattito, le criticità di un evento che, sebbene apprezzabile per impatto e risonanza, determina il vuoto nei giorni precedenti e successivi, con disagi in particolare per i gestori di sale medio-piccole. Sabato scorso le presenze hanno registrato un calo del 17% rispetto alla settimana precedente, domenica -14,6%, lunedì 29% e -42,3% rispetto al lunedì di un anno fa, martedì -39% e -41,39% rispetto a un anno fa. Si attende il risultato dell’intera settimana per valutare se, come nei mesi precedenti, al forte aumento delle presenze nel mercoledì corrisponda un travaso dalle giornate a prezzo pieno. Diversi associati hanno sottolineato la necessità di una strategia promozionale a lungo termine, che includa una stagione estiva allineata ai principali mercati esteri e il ritorno a modalità già sperimentate e meno impattanti, come i CinemaDays: il timore è che il pubblico possa considerare “normale” un prezzo da supersconto che abbatte i già limitati margini di guadagno delle sale cinematografiche, tra costi elevati di gestione e tassazione sugli immobili.